
TERNI – E’ racchiuso un pezzo di storia dimenticata nella antica villa di campagna oggi in disuso, abbandonata e pericolante situata lungo la Marattana tra Terni e Narni. A riportare l’attenzione su villa Faustini è l’associazione Terni Città Futura che ricorda che “in questo luogo che Garibaldi pose la sua sede operativa per completare l’impresa di liberare Roma. Era il 1867 – aggiunge l’associazione – l’anno del tentativo finito male a Mentana ma questo fu solo l’ultimo dei vari tentativi dei garibaldini. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861) Terni – città di frontiera – fu centro logistico importante per tutte quelle spedizioni verso Roma, al fine di sottrarla al Papato.”
“L’accordo tra i governi francese ed italiano – prosegue Terni Città Futura – prevedeva che l’esercito regio fosse garante della difesa di Roma e del Papato. Solo in caso di insurrezione a Roma l’Italia non sarebbe intervenuta. Era quindi necessario “innescare la miccia”. Garibaldi per questo premeva per organizzare opportune spedizioni.
Cosi il concentramento a Pescecotto a Terni. Una villa di campagna del sec.XVII della famiglia dei Faustini, vicina al fiume Nera e per questo utile per partire con le barche. Da qui si concentrarono e partirono 106 garibaldini alla volta della città”.
“Furono bloccati tra Magliano e Fara Sabina dai granatieri del Re di Sardegna, i soldati dello Stato Italiano –
aggiunge l’associazione – molti di quei giovani non riuscirono a fuggire e finirono in carcere. Tra di essi Pietro Faustini, “Leonida” che era a capo dei Carbonari ternani. Faustini fu arrestato, incarcerato nella rocca di Narni e da qui trasferito a Bologna e poi a Firenze per il processo”.
“Quella villa di campagna – dice Michele Rossi, presidente dell’associazione – fu protagonista della nostra storia e purtroppo è nelle condizioni che ben potete vedere dalle foto allegate; meriterebbe ben maggiore considerazione, rispetto e valorizzazione. Ci domandiamo come può accadere che questo luogo a 150 anni da quell’impresa (quest’anno la si celebra) si stia sgretolando nell’indifferenza e nel menefreghismo generale? Il nostro territorio recentemente è oggetto di importanti ricerche tese a dimostrare l’interesse, il passaggio e il soggiorno nel nostro territorio del sommo genio rinascimentale, perché eccezionale nuova linfa attrattiva ai fini turistici. Con le differenze del caso, qui è tutto molto più semplice, esiste la certezza, inconfutabile perché documentato, del protagonismo Risorgimentale di questo luogo”.
Per porre attenzione sull’importanza storica di questo luogo, nella speranza che qualcuno a livello di istituzione locale e di tutela dei beni culturali se ne possa occupare, Terni Città Futura invita tutti a partecipare alla giornata di studi “Terni, i garibaldini e l’impresa di Mentana” organizzata dall’Associazione Amici della Fondazione Spirito-De Felice in collaborazione anche con #ternicittafutura in programma per sabato 7 ottobre.
Nella sessione mattutina, che si terrà dalle ore 10 all’auditorium del Liceo Classico Tacito in via Fratti, sono in programma gli interventi di Rodolfo Sideri (Italia a e Stato Pontificio alla vigilia di Mentana), Paolo Cicchini (Arte e Risorgimento) e Danilo Pirro (presentazione del volume “Le memorie dei Garibaldini dell’impresa di Mentana” di Vincenzo Pirro).
Nel pomeriggio, a partire dalle 16 nella sala rossa di Palazzo Gazzoli, sono poi in programma gli interventi di Vincenzo Pacifici (L’impresa di Mentana nel dibattito parlamentare), Guido Palamenghi Crispi (Crispi, Garibaldi e l’impresa di Mentana); Francesco Canali sul volume di Vincenzo Pirro. Il convegno si concluderà con l’intervento di Matteo Rossi (I monumenti garibaldini nella provincia di Terni).