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Via libera al decreto terremoto. I parlamentari M5S incontrano il commissario Errani

La camera dei deputati ha approvato oggi pomeriggio all’unanimità il decreto terremoto. Il provvedimento riconosce il 100% dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli edifici privati – prime e seconde case – colpiti dalle scosse che dal 24 agosto hanno interessato i comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo (131 in tutto) inseriti nell’area del cratere. Fuori da quest’area, il contributo sarà sempre del 100% per prime e seconde case in centri storici e borghi, al 50% per tutte le altre situazioni. Il provvedimento contiene la procedura per il noleggio dei container da installare nelle zone colpite in attesa della realizzazione delle casette, la possibilità per i Comuni di assumere personale in deroga e di procedere senza gara per i lavori sotto i 40mila euro che riguardano il recupero del patrimonio artistico. Il provvedimento riconosce il 100% dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli edifici privati – prime e seconde case – colpiti dalle scosse che dal 24 agosto hanno interessato i comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo (rispetto agli iniziali 62 ne sono stati sommati 69, per un totale di 131) inseriti nell’area del cratere. Fuori da quest’area, il contributo sarà sempre del 100% per prime e seconde case in centri storici e borghi, al 50% per tutte le altre situazioni.
Intanto sempre nel pomeriggio il Movimento 5 Stelle ha incontrato il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani. La delegazione M5S era composta dalla capogruppo alla Camera, Giulia Grillo, la deputata Patrizia Terzoni e dal Senatore Stefano Lucidi, che hanno incontrato il commissario alla ricostruzione Vasco Errani nella sede della presidenza del Consiglio di Largo Chigi.
“Un lungo confronto molto utile – dicono i grillini – per comprendere ancora meglio criticità, soluzioni e funzionamento della macchina commissariale”. Nell’incontro, che è durato circa due ore, si è parlato tra l’altro della fase di gestione della ricostruzione per le zone colpite dal terremoto del centro italia nel 2016.
“Il primo punto fondamentale sul quale abbiamo insistito – dicono i parlamentari pentastellati – è quello relativo alla necessità assoluta di una visione nuova di ricostruzione ed un nuovo modello da attuare. Questo perché il mantra del dov’era e com’era deve ovviamente passare per una corretta analisi dei territori e delle tecniche costruttive. Il commissario ci ha confermato per questo che uno dei punti di partenza sarà quindi la microzonazione sismica unita all’aggiornamento e adeguamento delle normative e linee guida per le costruzioni anti-sismiche”.
Altro punto affrontato è stato quindi la necessità di un aggiornamento delle norme sismiche che era fermo, come già evidenziato in un precedente incontro con il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. “Il commissario – dicono gli esponenti M5S – ci ha confermato che questo aggiornamento è in dirittura d’arrivo, quindi dobbiamo ora aspettarci in una ricostruzione tecnicamente più avanzata”.
Terzo punto da segnalare l’imminente uscita di una nuova ordinanza commissariale che intende migliorare la gestione delle schede FAST e AEDES prevedendo una maggiore responsabilizzazione dei tecnici preposti, un allargamento della platea di soggetti abilitati alla redazione delle schede e anche una nuova valutazione sui compensi dei professionisti.
“Abbiamo suggerito – proseguono i pentastellati – alcune misure per favorire il rilancio del comparto turistico in quelle aree del Centro Italia: ci riferiamo ai i 3 milioni di euro stanziati nella Legge di Stabilità 2015 per i cammini storici e il mai fino ad ora adottato Piano straordinario per la mobilità turistica, volto a favorire la fruibilità del patrimonio culturale anche delle aree interne del Paese”.
“Nel giorno dell’approvazione del decreto terremoto – concludono i parlamentari Grillo, Terzoni e Lucidi – l’incontro con il commissario alla ricostruzione Errani, che certamente replicheremo al più presto, chiude idealmente il cerchio di una prima fase fatta di proposte e incontri istituzionali e non sulle zone del Centro Italia colpite dal sisma”.

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