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Verde pubblico, a Cardeto “alberi a rischio” mentre 25 operai rischiano il posto

TERNI – Non c’è solo il parco di Cardeto e l’odissea sulla fine dei lavori ad agitare i residenti del quartiere. Ora spunta un’altra vicenda relativa allo stato di salute degli alberi. La questione viene denunciata dal presidente del comitato, Raffaele Mastrogiovanni. “A Piazza Cuoco – denuncia Mastrogiovanni – ci sono una serie di alberi che a nostro avviso devono essere potati e addirittura tagliati per intero con la massima celerità per evitare danni materiali alle persone che sostano nell’area. Ve ne sono almeno un paio che causa della loro inclinazione a nostro avviso sono pericolosissimi e si dovrebbe transennare la strada o addirittura chiuderla temporaneamente fino alla loro rimozione”.
Il presidente del comitato tiene però a precisare che non vuole “fare allarmismo ma crediamo sia indispensabile un intervento straordinario con la massima celerità e mettere in sicurezza la piazza. Nella strada principale poi v/le Battisti vi sono tutte le Acacie che devono essere potate. Ad alcune nelle giornate di forte vento si sono spezzati i rami, fortunatamente senza danni a persone e a cose. All’ufficio preposto ci dicono che per questa specifica situazione poiché programmato l’intervento, “Siamo in nota” ed entro marzo verrà fatta questa operazione. Siamo fiduciosi che ciò accada anche in ragione del fatto che il 30 Marzo scadono i termini per la potatura di tutte le piante”.
Intanto sul fronte del verde pubblico, c’è una inchiesta della magistratura che rischia di protrarsi nel tempo e che, nel frattempo, ha ricadute indirette sui 25 lavoratori di una cooperativa sociale che aveva vinto l’appalto. “Una delibera di giunta comunale pubblicata nell’albo pretorio del Comune di Terni il 13 febbraio 2017 – denuncia la Cgil – sospende e posticipa al 30 settembre le procedure di rinnovo dell’appalto portando di fatto alla disperazione circa 25 lavoratori dipendenti di una cooperativa di tipo B (quelle che si occupano del recupero e del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate) che si ritrovano senza posto di lavoro in quanto la stessa delibera ha affidato in via transitoria il servizio all’Agenzia Forestale dell’Umbria”.
“Pur comprendendo la necessità di uno studio approfondito da parte del personale degli uffici comunali competenti su una materia così complessa ed importante, in un periodo non proprio tranquillo per la giunta che guida la città – prosegue il sindacato – ci chiediamo se i proponenti ed esecutori della delibera hanno pensato e considerato quali e quante ricadute drammatiche avrà la delibera sul vivere quotidiano di questi lavoratori che già in passato hanno vissuto profonde difficoltà umane e sociali”.
“Come si può immaginare di tenere in sospeso, fino ad ottobre – scrive Tiziano Vendramin, coordinatore regionale della Funzione pubblica della Cgil, Cooperazione Sociale e Terzo Settore – la vita lavorativa di 25 operatori e padri di famiglia che invece sarebbero nelle condizioni contrattuali (grazie alla clausola di salvaguardia dell’ART.37 Ccnl cooperazione sociale) di poter usufruire del passaggio automatico a qualsivoglia nuovo soggetto appaltante senza perdita di salario e di livelli economici? Come si può pensare, in assenza di altri ammortizzatori, di lasciare questi operatori nel limbo ed ai margini della vita sociale con i pochi euro del Fondo Integrativo di Solidarietà dell’Inps che tra l’altro, secondo i nostri calcoli, può essere utilizzato solo fino a Giugno?”
“Nel manifestare solidarietà ai lavoratori interessati – prosegue la nota – garantiremo come sempre il nostro massimo impegno per tutto ciò che concerne strettamente il nostro lavoro (a partire dalla richiesta urgente di incontro inviata al sindaco), ci auguriamo tuttavia che l’atto di indirizzo presentato dal Consigliere Sandro Piccinini in discussione venerdì prossimo in Consiglio Comunale possa determinare una profonda presa di coscienza della problematica da parte della Giunta e di tutto il Consiglio al fine di analizzare possibili e veloci soluzioni anche transitorie concretizzando risposte ed azioni immediate”.

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