
PERUGIA – I segnali di una possibile minaccia non ci sono, ma i recenti fatti internazionali impongono di tenere la guardia alta. Per questo i carabinieri hanno schierato anche in provincia di Perugia i reparti specializzati a fronteggiare il terrorismo.
Tra questi ci sono le aliquote di Primo Intervento (API) e le Squadre Operativo di Supporto (SOS), unità sostanzialmente integrabili e completamente interoperabili, in virtù delle dotazioni e dell’addestramento similare, un vero e proprio “moltiplicatore di forza”.
Le prime costituiscono parte integrante della struttura territoriale dell’Arma dei carabinieri e sono permanentemente collocate in 16 capoluoghi di provincia (oltre che nei reparti dei Cacciatori di Calabria e Sardegna), tra cui appunto Perugia (a partire dallo scorso 8 agosto). Sono assimilabili alle tradizionali pattuglie dei Nuclei Radiomobili con addestramento e dotazioni specifiche (scudi antiproiettile, specifica tuta da combattimento, giubbotto antiproiettile con piastre balistiche, elmetto balistico, radio personale e webcam, bastone tonfa, spray urticante, ami corte e lunghe, veicoli blindati) e con il prioritario compito di “fissare” sul posto i terroristi e/o gli autori di simili attacchi e costringerli ad ingaggiare le API anziché i civili.
Le API svolgono una continua vigilanza dinamica dedicata alla protezione degli obiettivi sensibili presenti nel territorio provinciale di appartenenza, in modo tale da garantire una costante sorveglianza di quei luoghi maggiormente frequentati da persone che per motivi di lavoro, di studio o di turismo percorrono determinate aree urbane (stazioni ferroviarie, fermate di autobus, luoghi di culto, centri commerciali, sedi istituzionali e giudiziarie, scali aeroportuali, etc.) durante lo svolgimento del servizio vigilano gli obiettivi sensibili del territorio provinciale di appartenenza.
Le seconde sono invece schierate per specifiche esigenze e temporaneamente e dipendono dall’organizzazione mobile dei Carabinieri: è il caso di Assisi e Collevalenza per l’Anno Giubilare della Misericordia.