
NORCIA . Non c’è pace per un’opera d’arte del ‘500 custodita a Norcia, tornata in pericolo a causa dei crolli nel tetto dell’auditorium di San Francesco: è una grande pala d’altare di Jacopo Siculo datata 1541. Più volte, nei secoli, l’opera ha lasciato Norcia, anche a causa dei terremoti, salvo poi esservi riportata.
Ora la tavola, monumentale, che rappresenta l’Incoronazione della Vergine, deve lasciare di nuovo Norcia per essere ricoverata dalla Soprintendenza in un luogo sicuro, un deposito a Spoleto. Ma l’operazione di recupero è piuttosto complessa e, dopo alcuni tentativi di questi giorni, sarà ripetuta domani. L’opera è ospitata nella chiesa di San Francesco ora diventata auditorium. Il sisma di domenica ha provocato il crollo del tetto ma le travi cadendo si sono incastrate casualmente formando una copertura a protezione della pala.
Già nel 1979 questa tavola era stata trasferita a Spoleto a seguito dei danni del terremoto. Per 25 anni è rimasta via da Norcia finché nel 16 febbraio 2005 fu riportata a Norcia.
Il ritorno di quest’opera fu considerato per Norcia l’operazione culturale più significativa degli ultimi decenni. Il merito del ritorno della pala del Siculo andò anche a quegli artisti italiani e umbri (tra i quali il ternano ) che dal 1974 si assunsero l’onere di contribuire al recupero delle opere d’arte di Norcia attraverso “Una mostra, un restauro”. L’iniziativa, voluta dall’associazione omonima presieduta dal professore Giuseppe Urso, attraverso la quale gli artisti donavano le loro opere per tale finalità.
L’opera ora necessita di un nuovo spostamento per essere esaminata dai restauratori e per essere protetta dal maltempo. Oggi gli esperti della Soprintendenza, il Comune, i vigili del fuoco e i carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale che si stanno adoperando per il suo trasferimento, hanno provato ad alzarla ma il braccio meccanico che doveva sollevarla era troppo corto. L’operazione quindi sarà ripetuta domani.