SPOLETO – Continuano i sopralluoghi nello spoletino dopo la scossa di ieri mattina di magnitudo 4.1 con epicentro tra San Giacomo e Campello sul Clitunno. Ieri i tecnici della Regione dell’Umbria hanno compiuto una serie di verifiche concentrandosi ad Azzano, la località più colpita dal sisma, dove si sono riscontrati gravi danni, tra cui il crollo di un tetto. Nella questa frazione di Spoleto sono stati compiuti complessivamente 6 sopralluoghi su altrettanti immobili. Quattro di questi sono risultati inagibili.
Questa mattina, sotto il coordinamento del Centro Operativo Comunale della Protezione civile di Spoleto, sono stati attivate due squadre Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica). Una con il compito di ultimare le verifiche ad Azzano, l’altra che si occuperà della frazione di San Giacomo. Sono operative anche quattro squadre per le verifiche di agibilità con procedura Fast (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) che si concentreranno nelle aree più vicine all’epicentro tra le quali Palazzaccio, dove alcune situazioni hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.
Intanto, sempre sul fronte del terremoto, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Andrea Liberati, annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini con cui chiede conto del fatto che “non è ancora stato individuato il fabbisogno delle nuove casette e quindi non sono state neppure prenotate le medesime soluzioni provvisorie per le famiglie dei nostri concittadini colpiti dal sisma”. Liberati esprime poi “riserve sul meccanismo dei sopralluoghi ‘Fast’: sarebbe stato più opportuno seguire le procedure standard per avere velocemente contezza dei danni e del numero di persone bisognose di soluzioni abitative provvisorie”.