
“Vogliamo dare agli italiani la sicurezza che i soldi stanziati verranno usati per la ricostruzione e non andranno a ingrassare le mafie e i corrotti”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Marco Minniti, intervenendo al Viminale durante la sottoscrizione del nuovo Protocollo d’Intesa finalizzato a garantire la correttezza e la trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post sisma nel centro Italia: firmatari, Vasco Errani, commissario straordinario per la ricostruzione, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità
nazionale anticorruzione (Anac), e Matteo Campana, delegato dell’Agenzia nazionale per l’attuazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia).
“La sfida è fare presto e bene – ha ricordato il ministro – Togliamoci dalla testa l’idea che costruire un sistema di controlli preventivi e di regole sia motivo di ritardo. Consente invece di accelerare i tempi”. “La ricostruzione delle zone colpite dal sisma – ha detto ancora Minniti – rappresenta la priorità delle priorità dell’attività di governo, uno straordinario obiettivo comune: è desiderio e sentimento di ogni italiano non mollare fino a quando non sarà ricostruita una parte così bella e importante dell’Italia”. L’obiettivo – ha proseguito – è quello che “il più grande e straordinario intervento pubblico programmato per i prossimi anni possa procedere in un
un quadro di trasparenza e rigore: elevare al massimo le barriere non azzera il rischio di infiltrazioni ma è comunque doveroso”.