
TERNI – Sono stati sorpresi a bivaccare tra sporcizia e feci umane. Tre giovani ternani avevano trovato “riparo” all’interno di un parcheggio coperto del centro. A sorprenderli in questa situazione di particolare degrado sono stati gli agenti della squadra volante, diretta da Enrico Aragona, intervenuti sul posto in seguito alla segnalazione di danneggiamento e di atti vandalici avvenuti negli ultimi giorni. A stridere con lo scenario che si sono trovati davanti i poliziotti, la presenza di due biciclette di valore di cui i tre giovani hanno disconosciuto la prprietà: una mountain bike nuova ed una bicicletta elettrica, entrambe aperte e non assicurate da catene.
Le biciclette sono state trasportate in Questura dove è stato individuato il proprietario della mountain bike, un 50enne ternano che poco prima aveva sporto denuncia di furto. Con la collaborazione di un venditore di biciclette elettriche cittadino la polizia è risalita anche alla proprietaria della bicicletta elettrica.
Dalla ricostruzione dei fatti si è potuto accertare che la mountain bike, dal valore di 400 euro, era stata parcheggiata dal proprietario la mattina stessa nei pressi di Piazza Tacito, mentre la signora aveva posteggiato la sua bici elettrica nelle vicinanze del parcheggio dove era stata rinvenuta dalla polizia.
Le indagini hanno consentito di individuare in uno dei tre giovani, identificati all’interno del parcheggio il responsabile dei furti; il ragazzo è stato quindi denunciato per il reato di furto pluriaggravato e le biciclette sono state restituite ai legittimi proprietari.
E sempre la squadra volante, la mattina di San Valentino, nel corso dei servizi straordinari di prevenzione e antiborseggio disposti dal questore, ha rintracciato davanti alla cattedrale del Duomo, poco prima del Solenne Pontificale, due nomadi che si aggiravano tra i fedeli.
Le donne, che hanno dichiarato di essere giunte a Terni dal campo nomadi di Roma Tiburtina, sono risultate gravate da molteplici precedenti per furto. Non avendo alcuna valida giustificazione per stare in città, sono state allontanate. Nei loro confronti, infatti, il questore ha emesso la misura del foglio di via obbligatorio per tre anni.