
TERNI – I lavoratori della Inviaggi si sono ritrovati questa mattina davanti agli uffici della Regione della sede di Terni per un presidio contro il taglio di 35 lavoratori, sui 44 attuali, annunciato dal tour operator ternano. L’iniziativa è stata promossa dai sindacati della Filcams Cgil e della Uiltucs, in concomitanza di un incontro tra
le stesse rappresentanze sindacali, quelle della Regione e la proprietà.
Le parti hanno riconosciuto la centralità del tavolo di confronto avviato oggi presso la Regione dell’Umbria. L’obiettivo condiviso è quello di aprire un percorso che abbia come finalità la maggior tutela possibile dei livelli occupazionali, oltre a rilanciare l’impresa attraverso innovazione di prodotti e processi. L’Azienda nell’ambito dell’incontro ha illustrato le linee guida per il rilancio della “InViaggi”, individuando il nuovo modello di business, nella innovazione tecnologica, nelle possibilità offerte dal web, nella relazione con il territorio e nell’acquisizione delle necessarie competenze tecniche.
InViaggi, Filcams Cgil Terni e Uiltucs Uil Terni, hanno sottoscritto nel pomeriggio un verbale di accordo che proroga di ulteriori 30 giorni i tempi della fase sindacale, relativi alla procedura ex Legge 223/1991, al fine di conferire piena operatività al tavolo presso la Regione dell’Umbria.
La InViaggi, fondata 35 anni fa da Renato Martellotti, all’inizio del 2016 ha visto entrare nuovi soci nella compagine societaria. In questi ultimi anni l’azienda ha risentito della crisi del settore turistico, sia a livello economico che geopolitico, in particolare nelle zone dell’Africa settentrionale, dove era specializzata nella vendita di pacchetti vacanza. Da due anni era già attiva tra i lavoratori la cassa integrazione straordinaria, che scadrà il 3 novembre.