
TERNI – Un’opera d’arte viene scambiata per pubblicità e la galleria rischia la multa. E’ accaduto questa mattina a Terni in via San Lorenzo. Alla Galleria GC2 contemporary di Lorenzo Barbaresi, che in questi giorni ospita la mostra dell’artistica Alessandro Calizza “Global Warning” è stata intimata una multa di 400 euro perché “il vermone viola” parte della mostra attaccato al muro esterno della galleria è stato considerato una pubblicità. La notizia ha fatto presto il giro della città e scatenato le reazioni sul web. In una città in cui la cultura è nell’occhio del ciclone (vedi lo spettacolo teatrale con scene di sesso esplicito sul palco passato quasi in “silenzio” nelle sedi deputate ma finito all’attenzione del Governo con un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Laffranco), capita anche che giovani intraprendenti che cercano di arricchire l’offerta culturale vengano poi penalizzati. Fermo restando che le leggi vanno rispettate e che ognuno fa il proprio mestiere – ci mancherebbe altro – sarebbe il caso talvolta di permeare la regola con il buon senso.
Per la cronaca la mostra, inaugurata sabato 5 ottobre, con grande partecipazione di pubblico e successo di critica, curata da Tommaso Zijno, intende riflettere su quanto la nostra epoca stia attraversando un periodo di profonda crisi culturale e sociale e su quanto i valori più alti, conquistati e difesi dall’Uomo nei secoli, oggi vadano sempre più lasciando il passo a nuove, e quantomai false, “virtù”. È un allarme quello che Calizza vuole lanciare. Una sirena che vorrebbe destarci da questa ipnosi collettiva per vederci protagonisti di una reazione che starà a noi definire. Capire nel nostro intimo se ci riconosciamo testimoni o complici della deriva che ha preso il nostro tempo o sentirci invece tra coloro che avanzano riflessioni e sentimenti di speranza nati dalla voglia di cambiare la realtà che ci circonda.
La mostra resterà aperta fino al 1° novembre