
TERNI – E’ stato condannato a 10 anni e 8 mesi Marjel Mjeshtri, il 20enne albanese, accusato dell’omicidio di Oltjan Nela (nella foto) il connazionale coetaneo, con il quale la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2015 ebbe una lite, scoppiata all’interno di una discoteca. Una lite, per futili motivi – forse un apprezzamento di troppo a una ragazza – proseguita fuori dal locale e culminata con un fendente che raggiunge Oltjan Nela all’addome. Quel fendente fu fatale per il giovane che dopo due giorni di agonia morì in ospedale.
Le indagini successive al fatto furono determinanti per risalire a Marjel Mjeshtri. Nel giro di poche ore la squadra mobile di Terni, coordinata dal dirigente Alfredo Luzi, aveva arrestato quattro persone: il presunto omicida (Marjel Mjeshtri) e altre tre poi accusate di rissa aggravata e lesioni.
Le accuse per Marjel Mjeshtri, rissa aggravata, omicidio volontario, lesioni personali aggravate e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Il suo legale, l’avvocato Massimo Proietti, ha sempre sostenuto come la volontà del ragazzo, durante la tragica lite, fosse ‘solo’ quella di “dare una lezione” a Oltjan Nela.
Nella fase requisitoria il pubblico ministero, Raffaele Pesiri, aveva chiesto la condanna a 16 anni di reclusione, una richiesta che il gup, Simona Tordelli, ha accolto solo in parte condannandolo, all’esito del giudizio abbreviato, a 10 anni e 8 mesi.