Attualità

Terni, Cecconi (FdI): “Mense scolastiche, stiamo al capolinea”

TERNI – “Ci sono serie possibilità che la All Foods Srl, attuale affidataria del servizio-mense nelle scuole comunali ternane, si appresti a dichiarare fallimento o andare in liquidazione, magari lasciando in mezzo ad una strada dipendenti e relative famiglie. È l’ipotesi più probabile tra quelle possibili autorizzate dalla cessione con atto notarile, in questi mesi, di tutti gli appalti gestiti dall’Azienda per il servizio-mense negli ospedali ternani e umbri, nelle Marche, nel Lazio e a Milano”. Lo sostiene il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Marco Cecconi che però precisa che “in un mirabile gioco di scatole cinesi, gli appalti resteranno sempre “in casa”, perché i contratti vengono ceduti dalla All Foods srl alla All Food spa, Società detenuta al 51% da una Società cooperativa e al 49% da una snc di Massimo Piacenti ed altri: lo stesso Massimo Piacenti che attualmente è amministratore delegato sia della srl che della spa. Ma, formalmente, ci si rifà una verginità, trasferendo gli appalti in un nuovo contenitore”.
Cecconi rileva che “sulla All Foods Srl grava l’ “Operazione Spada” ma anche altre inchieste in corso da parte di altre Procure. Certo, sulla All Foods Srl gravano revoche di incarichi per anomalie e disservizi nella refezione prestata per altri Comuni. Certo, sulla All Foods Srl gravano sentenze di condanna e, per tornare a Terni – continua il capogruppo di Fratelli d’Italia – contestazioni gravissime (mosse dall’utenza e dalle sole opposizioni in Consiglio) sulla qualità delle mense scolastiche e sulla trasparenza dei rapporti politico-economico-contabili con Palazzo Spada: tutte circostanze di fronte alle quali l’Amministrazione ha fatto orecchie da mercante, evitando di comminare qualsivoglia sanzione, escludendo di avvalersi della facoltà di revoca del contratto ed, anzi, trasformando un appalto in una rendita a vita”.
“Un soccorso rosso – conclude Cecconi – che, a quanto pare, non è bastato: ed ecco perché ci si appresta, a quanto pare, a buttar via una “scatola” che, comunque, fino ad ora, a qualcuno ha pur fatto comodo. Ma, ormai, anche i giochi di prestigio sono al capolinea”.

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