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Teatro Verdi: vince il progetto dello studio Amaa di Venezia

Una sintesi tra tradizione storica e il presente. Lo studio Amaa di Venezia ha interpretato così il restauro del teatro Verdi e si è aggiudicato il concorso.

“Oggi è una giornata importantissima perché poniamo, finalmente, solide basi e non chiacchiere per la ricostruzione di elemento imprescindibile non solo della cultura, ma della stessa comunità cittadina – ha detto il sindaco Leonardo Latini presentando il progetto – Iniziamo a intravedere la concretizzazione della nostra idea di città ovvero una Terni dinamica, ricca di servizi da offrire in un’area vasta, aperta alle sfide del futuro, anche – anzi direi soprattutto – in settori che nell’ultimo secolo l’hanno vista più indietro come la cultura, lo sport e il turismo”.


“Il nostro obiettivo è rendere la città più attrattiva. I dati di questi ultimi giorni ci confermano che non è un sogno. Terni può diventare il fulcro di un territorio che ha avuto il maggior incremento in percentuale di turisti rispetto a tutto il resto d’Italia”.

“È un lotto molto complesso – ha detto Marcello Galiotto del team dei progettisti, a margine della conferenza stampa – che ha a che fare con un pronao e una parte retrostante che ha a che fare con la città. Abbiamo cercato di semplificare il sistema costruttivo per permettere al progetto di essere realizzabile in tempi brevi e senza sprechi economici. La parte retro è composta da due grandi elementi: un elemento basso a misura della città e la torre scenica che svetta e  in qualche modo cita il teatro di Genova di Aldo Rossi”


L’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati ha espresso la sua soddisfazione per la qualità espressa da tutti i progettisti, ha ringraziato i tecnici del suo assessorato e la commissione ed ha spiegato le tappe successive della procedura.


“Partiremo subito con la verifica dei requisiti soggettivi e presenteremo alla Sovrintendenza la proposta progettuale. Dopo la verifica, procederemo ad un confronto di dettaglio con il vincitore e chiederemo di completare il progetto per la fattibilità tecnico-economica entro trenta giorni; questo progetto dovrà quindi essere approvato con delibera di Giunta”.


“Passaggio successivo da parte dell’amministrazione comunale sarà poi quello della determinazione a contrarre per l’affidamento della progettazione definitiva complessiva ed esecutiva del primo stralcio funzionale. Si procederà quindi all’affidamento dell’incarico per la verifica progettuale ad un soggetto qualificato esterno all’Ente. Per la redazione della progettazione definitiva e esecutiva sono previsti 120 giorni. A questa seguirà la verifica da parte del soggetto esterno individuato entro 30 giorni, l’approvazione in giunta della progettazione esecutiva e la gara d’appalto per il primo stralcio funzionale”.


“Ho voluto elencare tutti i passaggi perché, così come per il concorso che si è appena concluso – ha detto l’assessore Benedetta Salvati –  sentiamo il dovere di applicare il massimo della trasparenza, nella restituzione alla città del suo teatro”.


“Attualmente – come più volte chiarito anche in passato – abbiamo a disposizione 4.656.783 euro per il primo stralcio funzionale dei quali 2 milioni dal Mibac attualmente in fase di erogazione; 1milione 266mila euro come residuo del finanziamento regionale; 1milione 389 mila euro come devoluzione di mutui di Cassa Depositi e Prestiti. E’ chiaro che con il nuovo progetto finalmente definito siamo già alla ricerca dei fondi per completare l’intervento e restituire alla città il teatro nella sua completezza”.

Per il capogruppo di Terni Civica, Michele Rossi, si tratta di: “un progetto che giudico favorevolmente e che se vogliamo richiama e rispetta la storia di quel luogo e quindi della sua prima importante stagione polettiana (forma del teatro all’italiana e i vari ordini dei palchi e i vari collegamenti di accesso direttamente all’ingresso che rimane in corso vecchio dalla facciata ottocentesca). Rigetta poi completamente la contestata soluzione progettuale interna al comune (unione di galleria e platea.. Che personalmente contestai anche duramente). Per il ridotto, imposto dai finanziamenti a stralcio funzionale, prevede un corretto, che non disturba, ingresso latetale. Mi ha fatto piacere che nella conferenza stampa sia stato ricordato che il percorso per affrontare finalmente con determinazione il nuovo Verdi da parte di questa amministrazione sia partito da un mio atto di indirizzo diventato poi di commissione e poi di consiglio”.

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