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Teatro Verdi, Michele Rossi: “Che fine ha fatto Bellezza@governo.it? Da mesi aspettiamo una risposta”

TERNI – Il teatro Verdi di Terni era stato inserito quale emergenza culturale della città nell’iniziativa Bellezza@governo.it. A distanza di 8 mesi tutto è rimasto lettera morta o quasi. A riportare l’attenzione sulla vicenda lo stesso “sostenitore” a livello locale dell’iniziativa, Michele Rossi di Terni Città Futura.
“Era l’8 Maggio quando il Premier Renzi lanciava da un salotto televisivo con grande enfasi l’iniziativa “bellezza@governo.it” – dice Michele Rossi – Una sorta di gara tra segnalazioni per finanziare il recupero e la ristrutturazione di luoghi pubblici culturali abbandonati. Sul piatto 150milioni di euro già stanziata con decreto”.
Dopo aver sottolineato che alla scadenza arrivarono quasi 150mila segnalazioni Rossi ricorda che su sua “iniziativa tra gli 8000 luoghi culturali segnalati, rientrò anche la vera grande emergenza culturale della nostra città il teatro comunale “G.Verdi”. Il mio accorato appello fu ripreso da Anna Amati con una petizione online che in appena quindici giorni fu sottoscritta da più di 2000 nostri concittadini, ennesima dimostrazione della sempre viva sensibilità e sofferenza della città per la mancanza dello storico teatro. Il tutto fu inviato nei tempi richiesti (la mezzanotte del 31 maggio)”.
E si arriva al nodo: secondo la tabella di marcia una apposita commissione valutatrice avrebbe dovuto selezionare i luoghi meritevoli, da comunicare con apposito decreto il 10 Agosto. Sono passati però i mesi e non si conoscere ancora la valutazione.
“Non si conoscono – dice Michele Rossi – quali i luoghi meritevoli dell’attenzione governativa e quindi destinatari del contributo economico utile al loro recupero. Rimane l’amarezza in chi come il sottoscritto ha segnalato e coinvolto i propri concittadini nell’iniziativa, credendo nella concretezza e serietà dell’iniziativa; cresce il dubbio che si sia voluto giocare con la capacità di mobilitazione dei cittadini. Sarà questione di tempo ed occorre avere pazienza? – si domanda Michele Rossi – Magari però nel frattempo sarebbe il caso di far sapere qualcosa nel rispetto di quella trasparenza e di quel coinvolgimento che sembrava animare la stessa iniziativa. Torneremo a scrivere a Renzi – conclude l’esponente di Terni Città Futura – e questa volta per ricordargli quanto è assai scorretto alimentare false speranze per scopi propagandistici”.

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