Attualità

Spot sul terremoto, il Comune di Assisi “diffida” la Croce Rossa

ASSISI – Il Comune di Assisi ha “diffidato” la Croce rossa italiana per lo spot dedicato al terremoto pubblicato sulla pagina Facebook dell’organizzazione. Lo ha fatto formalmente questa mattina attraverso il proprio Ufficio Legale. L’amministrazione comunale ha chiesto la rimozione immediata dello spot della Croce Rossa Italiana trasmesso in questi giorni sui propri canali social “con riserva di ogni ulteriore tutela e richiesta di risarcimento del danno”.
Lo spot pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della Croce Rossa italiana il 23 dicembre 2016 (registrando oltre 4 milioni di visualizzazioni) mira a raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal recente terremoto. Fino alle 10 di venerdì mattina citava il seguente testo: ‘Guarda cosa sta accadendo in questo momento nel Centro Italia’, “riportando però in maniera scorretta – scrive il Comune di Assisi in una nota – immagini di repertorio inerenti, tra le altre, il crollo della basilica di San Francesco d’Assisi risalenti al terremoto del 1997 che nulla hanno a che vedere con la realtà attuale di Assisi, una città uscita illesa dagli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. L’aver ingenuamente corretto soltanto venerdì il testo del post a seguito dell’intervento di sensibilizzazione attivato giovedì dall’assessorato alla cultura e turismo della città di Assisi senza aver rimosso come richiesto il video, riconosce la leggerezza della comunicazione della Croce Rossa italiana”.
“Pur riconoscendo il grande valore del lavoro da sempre svolto dalla Croce Rossa italiana – sottolinea il sindaco di Assisi Stefania Proietti – non possiamo che constatare un gravissimo errore ed una pericolosa leggerezza nell’utilizzo di immagini non attuali, atte a creare terrorismo mediatico e per le quali siamo stati costretti a prendere provvedimenti. Una cattiva comunicazione fa sì che Assisi e il 95% della Regione Umbria sia vittima dei danni indiretti di un terremoto mediatico che sta penalizzando l’economia del territorio ed è nostro dovere agire contro chi favorisce la diffusione di informazioni sbagliate. Ci auguriamo che anche in sede Anci Umbria e Regione Umbria vengano prontamente attivate tutte le iniziative volte a disinnescare questo fenomeno mediatico ormai in atto da troppi mesi”.
Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli: “Chiederemo alla Croce rossa italiana un’assunzione di responsabilità che, oltre alla rimozione del post dai social, prevede la pubblicazione di una nota dettagliata per spiegare agli utenti la provenienza e la data delle immagini pubblicate”.

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