Cronaca

Sequestrati beni a un condannato per traffico droga su disposizione della Corte d’appello di Perugia

Beni e disponibilità economiche per un valore di oltre un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati per disposizione della Corte d’appello di Perugia a un cinquantaquattrenne residente ad Ancona condannato nel 2011
per un traffico internazionale di cocaina gestito dalle cosche della ‘ndrangheta reggine del versante jonico. Il provvedimento è stato eseguito dalla guardia di finanza che ha confiscato due unità abitative in provincia di Ancona, un’unita immobiliare di due piani, due appartamenti, due box ed un terreno in Bulgaria, un auto ed una motocicletta di grossa cilindrata, disponibilità finanziarie per un valore complessivamente stimato in oltre 1.500.000 euro che verranno assegnati all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per il loro reimpiego in finalità istituzionali e di utilità sociale.
L’indagine patrimoniale del Gico è scattata in seguito alla segnalazione dell’ufficio generale di coordinamento e organizzazione recentemente istituito presso la procura generale e diretto dal Procuratore Generale, Fausto Cardella.
L’approfondimento investigativo di carattere patrimoniale ha permesso, attraverso la ricostruzione storica e l’analisi di ogni singola transazione economica e finanziaria operata dall’uomo, dal suo nucleo familiare o da altri prestanome, l’individuazione di una ricchezza decisamente sproporzionta rispetto alla capacita reddituale dichiarata ed al tenore di vita manifestato. Inoltre le indagini avrebbero dimostrato l’abituale propensione del condannato ad occultare e reinvestire in Bulgaria i proventi illeciti derivanti dai reati commessi

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