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Scuola, il consiglio regionale approva il piano dell’offerta formativa: cosa cambia

Via libera al piano regionale dell’offerta formativa e della programmazione della rete scolastica in Umbria per l’anno 2017-2018. L’ok è arrivato oggi dal consiglio regionale a maggioranza, con i 13 voti favorevoli della maggioranza e 8 astensioni dei gruppi di opposizione. Non sono state accolte le richieste le introduzioni della lingua cinese al liceo scientifico di Assisi e di quella inglese al liceo scientifico di Foligno. Negata la sezione musicale al liceo classico folignate. Le opposizioni hanno rimarcato il fatto che il Piano è arrivato tardi in Commissione e non c’è stato tempo adeguato per approfondire. L’assessore Bartolini si è però dimostrato favorevole alla proposta del consigliere De Vincenzi di realizzare in futuro una conferenza sulla scuola con tutti gli attori interessati.
La consigliera del Pd, Carla Casciari, ha illustrato nei dettagli le determinazioni dell’atto:
non sono state accolte le richieste dei licei scientifici di Assisi e Foligno di ottenere rispettivamente le opzioni per la lingua cinese e inglese, in mancanza degli accordi internazionali con i relativi ministeri (cinese e britannico) e dietro parere negativo anche dell’Ufficio scolastico regionale.
Non accolta neanche la richiesta del liceo classico folignate “Frezzi” di istituire una sezione dedicata al liceo musicale, poiché il Ministero non ha rivisto le dotazioni organiche.
Per la Provincia di Terni non sono state accolte le richieste dell’Istituto Omnicomprensivo “Pertini” di spostare come sede di erogazione di offerta formativa dal centro di Allerona a quella dell’Istituto di istruzione superiore artistica classica di Orvieto e quella dell’I.I.S. Casagrande-Cesi di Terni di istituire l’indirizzo enogastronomico e alberghiero presso la Casa circondariale di Terni, in quanto non in linea con le procedure previste dalla DCR numero 336 del 2014. Sono state dichiarate non ammissibili altre richieste, provenienti da diversi istituti umbri, perché pervenute oltre il termine del 25 settembre 2016.
Per quanto riguarda la programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-2018 sono state accolte le richieste dei Comuni di Panicale, Piegaro e Paciano di accorparsi in un unico polo e quella del Comune di Città di Castello di unificare gli organici dei docenti dell’Istituto “Franchetti Salviani”.
Accolta anche la richiesta del Comune di Terni di chiudere la sezione di scuola dell’infanzia di Maratta e ricollocare gli alunni presso la sede di Borgo Rivo dello stesso istituto “Giovanni XXIII”.
Nel Piano si propone anche di “valutare per il prossimo anno scolastico 2018-2019 il mantenimento o meno dell’autonomia agli istituti che ancora permangono sottodimensionati, la cui gestione comporta numerosi problemi, soprattutto per quanto riguarda il personale amministrativo”: si tratta delle scuole di San Venanzo, che si trova in provincia di Terni con soli 94 alunni e ha chiesto più volte di essere accorpata con istituti nelle vicinanze, ma tutti in provincia di Perugia, cosa impossibile da realizzarsi perché i docenti sono suddivisi per province, e delle scuole di Valfabbrica, con 321 alunni, e di Massa Martana, con 305 alunni.

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