
PERUGIA – Giuseppe Sassaroli, principale indagato nell’ambito dell’inchiesta Spazzatura d’Oro connection, questa mattina è stato interrogato per tre ore dal gip Alberto Avenoso. Difeso dall’avvocato David Brunelli, l’ex direttore tecnico di Gesenu ha risposto a tutte le domande. “La sua disponibilità è stata massima – ha riferito il suo legate all’uscita dal tribunale – ha chiarito tutti gli aspetti relativi agli impianti oggetto ad indagine, sia quello di Borgo Giglione, sia quella di Pietramelina e Ponte Rio. Siamo fiduciosi – ha proseguito l’avvocato – che rapidamente si possa risolvere intanto la questione della sua custodia cautelare agli arresti domiciliari e che si possano chiarire definitivamente le situazioni. Molti degli aspetti che sono stati evidenziati dagli organi delle indagini sono frutto di equivoci o fraintendimenti. Per gli altri aspetti bisognerà aspettare l’esito dell’approfondimento dell’indagine”. Sassaroli, l’uno tra i 17 indagati agli arresti domiciliari, è accusato di associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, truffa aggravata ai danni di enti pubblici, frode nel commercio e nelle pubbliche forniture, violazione alle prescrizioni ambientali, frode fiscale attraverso false fatturazioni. Rispetto alle accuse, però, Giuseppe Sassaroli, ha “negato ogni responsabilità” e si è detto disponibile per qualche altro approfondimento da parte della Procura.