
“È indispensabile che in una apposita seduta dell’Assemblea legislativa si discuta della vicenda Gesenu, alla luce
degli ultimi sviluppi giudiziari”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati parlando delle delle “nuove operazioni giudiziarie” che interessano la Gesenu che aggiunge: “Proprio ieri avevamo ricevuto da Gest (partecipata Gesenu) risposta a una nostra richiesta di accesso atti. Ci erano stati opposti i soliti artifici da legulei: secondo l’Azienda, partecipata al 70 per cento da Gesenu, il Gruppo M5S in Regione ‘non ha interesse qualificato’ a ottenere alcuni dati fondamentali a qualificare il mandato elettivo, e poi ‘i documenti non sono ostensibili’ e altre varie amenità. Abbiamo subito avvertito l’Azienda che avremmo segnalato tale riprovevole condotta ai nostri colleghi della Commissione parlamentare sulle Ecomafie, cosa immediatamente effettuata”.
“Dopo le interdittive antimafia, a ieri – commenta il capogruppo pentastellato -, era ancora questo il livello di trasparenza della galassia che ruota attorno al sistema rifiuti voluto dall’opaco regimetto umbro che perdura da 46 anni e che è ormai prossimo alla caduta. Abbiamo infatti una rete di discariche, urbane e industriali, al collasso, controlli dei rifiuti in entrata meno che carenti – aggiunge Liberati -, inquinamento a go-go non solo nei territori contigui agli immondezzai, rischi evidenti per la salute, posta ovunque in pericolo da decenni di mala gestio. Senza dimenticare i tanti milioni di euro gettati, con megatariffe per servizi mai resi e comunque a carico di famiglie e imprese umbre. Chiaramente ora, con gli auspicati sequestri su Borgogiglione, si aprono scenari nuovi, da monitorare efficacemente”.
“Il Gruppo M5S – fa sapere Liberati – si accinge pertanto a richiedere una seduta di Assemblea legislativa straordinaria, nella certezza che stavolta la Giunta si farà vedere, dopo reiterate e comunque ingiustificabili e offensive assenze. Per parte nostra assicuriamo che l’attenzione del Movimento, dei suoi attivisti, dei cittadini, delle libere associazioni non potrà che rafforzarsi, con ulteriori esposti alle competenti Autorità che, in questa sede, ringraziamo per il lavoro svolto e per quello ancora da fare. Al riguardo, ricordo pure una nostra precedente denuncia proprio in tema di incongrue sperimentazioni col famigerato bioreattore di Borgogiglione, con le illegali proroghe assentite da questa malata Regione: il bioreattore – conclude – è stato anch’esso finalmente oggetto dei provvedimenti del caso. Confidiamo in ulteriori sviluppi dell’operazione giudiziaria in corso”.
A chiedere di affrontare la questione in consiglio regionale sono anche i consiglieri del centrodestra. “La giunta regionale riferisca immediatamente all’Assemblea Legislativa sull’operazione che ha portato all’arresto del direttore tecnico di Gesenu e soprattutto sui riflessi che essa avrà sul nostro sistema di smaltimento rifiuti”: chiedono i consiglieri regionali di centrodestra Nevi, Ricci, Squarta e De Vincenzi.
“Il sequestro del bioreattore, della discarica di Borgoglione e le problematiche evidenziate su Pietramelina – continuano i quattro esponenti dell’opposizione – sono molto gravi, specie per un sistema di smaltimento come quello umbro che si fonda, a causa di una politica folle della giunta regionale, solo sulle discariche. E’ evidente – concludono – che ci sarà necessità di riorganizzare immediatamente il servizio e ciò avrà un impatto sulla programmazione regionale”.