
TERNI – “Quello del ministero degli Interni è un doveroso approfondimento, che rientra nel normale iter istruttorio. Gli uffici del Comune sono già al lavoro per rispondere in maniera puntuale e dettagliata a tutte le richieste di chiarimento pervenute dall’ufficio ministeriale Enti locali”. L’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi interviene con una nota ufficiale in merito ai rilievi fatti dal Viminale rispetto al piano di riequilibrio finanziario presentato dal Comune e getta acqua sul fuoco delle polemiche.
“L’interlocuzione con il Ministero – prosegue Piacenti D’Ubaldi – è fisiologica, prevista dalla normativa che è incentrata sulla collaborazione tra istituzione, avendo come obiettivo la salvaguardia formale e sostanziale delle procedure di riequilibrio finanziaria, una possibilità data a quegli enti che si impegnano a introdurre modifiche sostanziali nell’andamento dei propri conti, in un’ottica di capacità di risposta alle prevenute modifiche normative di contabilità, di prospettiva di governo della città. In questa fase è profondamente errato tratteggiare guerre di cifre, così come trovo affrettati i giudizi dell’opposizione in quanto sono convinto che l’Ente saprà rispondere a tutte le osservazioni del ministero, sono convinto altresì che la correttezza contabile della manovra di riequilibrio da noi proposta emergerà. Rivendico anche in questa occasione la bontà di una operazione che va oltre al tirare a campare e affronta invece le situazioni strutturali dell’Ente. Il compito che ci siamo assunti è quello di risanare il Comune ristrutturando i servizi in base alle reali esigenze della città e vendendo quello che non è strategico per l’Ente. Questa amministrazione si è fatta carico di una profonda e chiara azione riformatrice, altri invece, vogliono lasciare tutto come è, in una logica di tanto peggio quanto meglio”.
L’intervento dell’assessore al bilancio però non ha “placato” l’opposizione che in apertura della seduta del consiglio comunale di oggi pomeriggio ha presentato alcuni atti riguardanti la situazione finanziaria dell’Ente e il piano di riequilibrio pluriennale anche alla luce delle delle eccezioni trasmesse dal Ministero dell’Interno. Tra questi una proposta di atto d’indirizzo illustrata da Marco Cecconi (FdI) e sottoscritto da tutti i presidenti dei gruppi di opposizione attraverso la quale la minoranza chiede al consiglio comunale di revocare deleghe ed incarico all’attuale assessore al bilancio, “sostituendolo con una figura di garanzia e di comprovate qualità tecnico-professionali”. Con un’altra proposta d’atto d’indirizzo – anche in questo caso sottoscritta da tutti i gruppi d’opposizione ed illustrata da Cecconi – si chiede che il consiglio comunale impegni il sindaco e la giunta a “sottoporre all’esame e al voto delle competenti commissioni e dell’assemblea consiliare, qualunque integrazione o modifica del piano di riequilibrio pluriennale, ivi comprese le documentazioni aggiuntive richieste dalle autorità che per legge sovrintendono alla procedura”. Già stamattina al termine della seduta della terza commissione, i gruppi d’opposizione avevano presentato un atto attraverso il quale “come condizione pregiudiziale dei prossimi adempimenti di natura contabile – a cominciare dall’approvazione del Dup”, chiedono che “venga immediatamente consegnata la documentazione inerente l’avvenuto intervento, ai sensi dell’art. 193 del Dlgs. 267/2000 per il mantenimento degli equilibri di bilancio”. “Nel caso in cui tali deliberazioni – così come indicato dalla nota dell’11 gennaio scorso proveniente dagli uffici del Viminale, non siano state portate a compimento, si diffida l’amministrazione da qualsiasi ulteriore azione se non quelle di procedere agli adempimenti obbligatori”.