
PERUGIA – “L’Umbria è tra le regioni italiane che più di altre hanno sofferto la crisi e a pagarne il prezzo sono stati soprattutto lavoratori e famiglie, oltre che le imprese. Ora gli indicatori economici restituiscono segnali a tratti incoraggianti, ma rimangono troppe ferite aperte: lo attestano i numeri dell’Istat sulla povertà, che forniscono, per il 2015, un quadro preoccupante e purtroppo, stante le caratteristiche del nostro sistema produttivo particolarmente permeabile dalla crisi economica 2008-2014, ben noto”. Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli. “Da tempo – spiega – il Partito Democratico è al lavoro per dare risposte ai problemi delle persone, soprattutto in tema di povertà. Nel 2016 porta la firma del Pd l’introduzione nella nostra regione, la prima in Italia e con risorse per 10 milioni di euro, del reddito d’inclusione, frutto di un percorso di partecipazione coi cittadini e nel partito a dimostrazione che il tema della lotta alle povertà è in cima alle priorità”. “Non abbiamo voluto parlare di reddito di cittadinanza – aggiunge Leonelli – perché pensavamo fosse sbagliato dare a tutti col rischio di dare anche a chi non ne ha bisogno. Abbiamo, invece, ritenuto più corretto e più giusto prevedere misure in grado di sostenere il reinserimento lavorativo di madri e padri di famiglia che hanno perso la propria occupazione, con un occhio di riguardo alle famiglie con minori o con persone disabili”. “Ora è tempo di verificare lo stato di attuazione e i risultati del progetto messo in campo in Umbria. Anche per questo lanceremo una nuova campagna di partecipazione con i cittadini e dentro i nostri circoli sulla validità delle misure messe in campo, sui nuovi bisogni e sulle istanze che vengono dalle città e dai territori. Il percorso, che dovrà prevedere una mobilitazione larga sui temi e sulle proposte, terminerà il 4 febbraio prossimo con l’organizzazione degli ‘Stati generali contro le povertà’, un grande appuntamento regionale che coinvolga tutti i soggetti interessati, dalle organizzazioni di categoria agli operatori sociali, e che possa rappresentare un luogo e un momento di confronto e proposta concreta sul tema delle povertà e dell’occupazione”. “Già dalla prossima settimana – dunque – calendarizzeremo una segreteria regionale ad hoc per avviare la una nuova fase del progetto ‘Stop alla povertà’, nella consapevolezza che una proposta politica che non guarda prima di tutto agli ultimi rischia di perdere ogni giorno di più la sua credibilità”.