
PERUGIA – Un lavoro di squadra, condiviso, che metta al centro il cittadino e la sicurezza del territorio. Il nuovo questore di Perugia, Francesco Messina, traccia le “linee ” del suo incarico nel capoluogo umbro che si inserisce sul solco già tracciato dal precedessore, Carmelo Gugliotta, che ha svolto – a suo giudizio – “un lavoro eccellente”.
“La sicurezza – ha spiegato il questore – è fatta di più attori, che funziona se tutti lavorano insieme come già si sta facendo”.
In passato Messina si è occupato delle indagini su cosa nostra e in particolare sulle stragi del 1993. “Ma il questore non è un investigatore – ha ribadito – e deve occuparsi di sicurezza in senso ampio. E in tale ambito è importante una azione di squadra che coinvolga oltre alle forze dell’ordine, rappresentanti delle istituzioni, politici e cittadini, l’abitudine dei quali a collaborare rappresenta un valore aggiunto. Tutti dobbiamo garantire sicurezza”.
Il questore ha parlato della minaccia del terrorismo, “tenuta sotto controllo”. “Fino ad ora gli strumenti utilizzati dalla polizia – ha detto – hanno dato buoni frutti, con l’individuazione e l’espulsione di elementi pericolosi, anche in Umbria”. Quanto alle infiltrazioni mafiose, Messina ha detto che la regione non soffre la presenza mafiosa tradizionale ma è a rischio di infiltrazione da parte di “insospettabili che non sono affiliati alle cosche, ma ne sono prossimi e ne gestiscono gli affari”.
Sul fronte della lotta alla droga: “molto è stato fatto – ha detto il questore – ma possiamo fare ancora di più, grazie anche all’esperienza maturata dal personale”.