
PERUGIA – Un perugino di 43 anni è stato allontanato dai familiari perché ritenuto responsabile di una serie di minacce e violenze nei confronti della moglie e delle due figlie più grandi perpetrate nell’arco di circa 7 anni.
L’uomo, che farebbe uso di cocaina, nel novembre scorso avrebbe tentato anche di soffocare la compagna.
Ad eseguire il provvedimento del gip è stata la terza sezione della squadra mobile di Perugia, specializzata nelle indagini volte al contrasto e alla repressione dei reati contro la persona, compresi quelli legati alle violenze compiute in ambito familiare.
Le indagini erano cominciate in seguito a un intervento della squadra volante a casa dell’uomo proprio lo scorso novembre. La sensibilità degli agenti ha consentito alla giovane moglie di decidersi a denunciare, a più riprese, le angherie subite dal marito.
La donna avrebbe raccontato così che con il tempo, specialmente negli ultimi anni, la dipendenza dell’uomo dalla droga era divenuta sempre più evidente e lo stesso, immotivatamente, aveva cominciato ad assumere comportamenti sempre più violenti, in particolare con lei e con le due figlie maggiori, alla presenza anche del figlio più piccolo.
L’uomo, sempre nervoso ed irascibile, l’avrebbe più volte percossa, provocandole delle lesioni, oltre che insultata e minacciata, assicurando lo stesso trattamento anche alle due figlie maggiori. Oltre alle violenze, verbali e spesso fisiche, lo stesso, sempre al fine di poter acquistare le sostanze illecite di cui è dipendente, usava anche prelevare del denaro dal portafogli della moglie senza chiederle il permesso, e scaricando tutta la sua violenza su di lei quando glielo aveva fatto notare.
All’apice di una terribile escalation di violenze, una sera dello scorso novembre – come detto – intervenuta una pattuglia della polizia, la donna aveva deciso, questa volta a fronte di minacce di morte, di abbandonare la casa coniugale con i suoi tre figli e di trovare rifugio altrove. Da quel momento in poi, diversi sono stati i blitz del marito sul posto di lavoro, nei quali non soltanto la minacciava ma passava per le vie di fatto; in una circostanza l’uomo, con il pretesto di chiederle scusa, aveva tentato di soffocarla.
Sulla scorta dei risultati investigativi, il gip ha disposto l’immediato allontanamento dell’uomo dalla casa familiare, nonché il divieto assoluto di avvicinarsi non solo alla casa stessa, ma anche alla moglie e ai suoi tre figli, alle abitazioni dei loro altri familiari e ai rispettivi luoghi di lavoro o istruzione; vietata, ovviamente, anche ogni forma di comunicazione con loro.