Cronaca

Omicidio Presta, il Centro pari opportunità dell’Umbria parte civile nel processo

Il Centro pari Opportunità della Regione Umbria sarà parte civile nel processo a carico di Francesco Rosi per l’omicidio della moglie Raffaella Presta. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Perugia, Alberto Avenoso, ha accolto la richiesta del Cpo.
“Il Centro regionale pari opportunità è stato riconosciuto nel suo ruolo pluriennale di soggetto a tutela delle donne vittime di violenza di genere, in particolare attraverso il proprio servizio Telefono Donna – ha spiegato la presidente Chiara Pucciarini – Il barbaro femminicidio di Raffaella Presta, avvenuto tragicamente proprio nel giorno della ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne (il 25 novembre 2015 ndr.) – ha detto proseguito la presidente – ha inflitto una ferita profonda anche a tutta la comunità, al contempo rafforzando la volontà di chi, istituzioni e associazioni di donne, quotidianamente rinnova il proprio impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere”.
Raffaella Presta, avvocatessa, fu uccisa da due colpi di fucile che la raggiunsero all’inguine e alla scapola. Due colpi sparati dal marito all’apice di una lite familiare.

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