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Norcia, la torre civica restituita alla città dopo il terremoto

La torre civica di Norcia e le sue campane, semidistrutte dal terremoto, sono state restituite oggi alla città in occasione della festa dell’Immacolata. Si tratta del primo cantiere che giunge a conclusione.

“Da Norcia lanciamo un messaggio fortissimo e concreto: ricostruire in tempi ragionevoli è possibile – ha detto il sindaco Nicola Alemanno – Il nostro impegno di amministratori è volto a far sì che i nostri concittadini tornino presto a riabitare le proprie case e in questi mesi abbiamo tracciato la strada, lavorando ininterrottamente con grande determinazione” ha aggiunto.


 “Con grande emozione e commozione – ha affermato ancora Alemanno – abbiamo risentito il suono solenne delle campane e del ‘campanone’ della Torre civica del Palazzo comunale che rappresenta per la nostra città uno dei simboli identitari più significativi. Per un nursino affacciarsi in piazza San Benedetto e ritrovarsi al cospetto del campanile dà sollievo agli occhi e all’anima, così come davanti alla statua del nostro Santo Patrono, impassibile alla violenza del sisma come a volerci dire che da qui dovevamo ripartire. Grazie di cuore a Brunello Cucinelli per l’attenzione che non ci ha mai fatto mancare. Con il suo supporto ha contribuito in maniera determinante e concreta ad alimentare la speranza di veder ricostruita la nostra città più bella e più sicura di prima”.

“Sappiamo quello che c’è ancora da fare – ha concluso Alemanno -, l’orologio della Torre e i rintocchi delle campane torneranno a scandire la nostra quotidianità e i tempi della ricostruzione che sarà la assoluta protagonista nel 2021”

“Norcia rinasce nella sua torre campanaria, simbolo vivo della città, segno particolarmente carico di gioia e di speranza per tutti noi e per il mondo intero che a noi guarda”: ha detto Brunello Cucinelli intervenendo all’inaugurazione della struttura.


“La nostra bella Norcia, la città dove nacque San Benedetto, e che da lui ci è piaciuto chiamare ‘Cittadella dell’anima’” ha ricordato l’imprenditore che ha sostenuto l’intervento. “Mi piace poi ricordare – ha detto Cucinelli – il mio caro amico Padre Cassian, quest’uomo dall’animo gentile, di grande spiritualità, lui che ha ‘riportato’ i monaci a Norcia nel 2000 dopo 183 anni di assenza. Essi insieme, come benedettini, rappresentano il simbolo attuale della testimonianza viva del grande santo europeo. Oggi, in anticipo sul garrire delle rondini che torneranno a primavera, sentiremo nuovamente cantare con armonia le sue campane, che sono la voce della città, e i loro rintocchi parleranno ai nostri cuori con voce di letizia e di fiducia, quasi che li sentissimo per la prima volta.

Molte anime belle hanno contribuito a questa contentezza: anche da molto lontano, un uomo amabile, illuminato, un umanista come il mio caro amico Marc Benioff, un aiuto forte e sentito con verità; infine abbiamo contribuito anche noi con il nostro umile dono. Però infine siete stati soprattutto voi, cittadini e figli innamorati della Cittadella spirituale, a rendere possibile questa rinascita, voi che nel dolore avete mantenuto coraggiosamente la fede, voi che non avete lasciato i luoghi della vostra storia, perché da veri umbri – ha concluso Cucinelli – avete saputo tenere alta la testa e fermo il timone dell’aratro della vita, e a voi è giusto, in questo giorno di speranza, rendere il merito maggiore”.

IL MESSAGGIO DEL PREMIER CONTE – “È un momento importante – ha detto il premier Giuseppe Conte in un videomessaggio – non solo per Norcia e i suoi abitanti ma per tutto il centro Italia duramente colpito dal sisma quattro anni fa. La storia di questo restauro traccia un percorso virtuoso nel solco dei valori dell’operosità benedettina e a me piace il riferimento di Brunello Cucinelli a Norcia come alla ‘cittadella dell’anima e dello spirito’, capace in questa occasione di stimolare gli stessi lavoratori della sua azienda che hanno proposto, impegnandosi anche economicamente, il restauro della torre. Questo slancio solidale dal basso ha trovato terreno fertile in chi crede nella preziosa partnership pubblico-privato e nella responsabilità sociale dell’impresa. Un tema a me molto caro. Brunello Cucinelli con la sua azienda, fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo, ha sempre coltivato questo spirito. Rinnovato con il suo prezioso contributo alla realizzazione di quest’opera di consolidamento e di restauro. Nonostante la pandemia siamo riusciti a imporre una decisa accelerazione alla ricostruzione, con nuove procedure semplificate, corsie a scorrimento veloce per le pratiche private ma anche per gli appalti pubblici». Giuseppe Conte ha annunciato un contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare il tessuto economico delle aree terremotate. [clicca qui per vedere il videomessaggio]

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