
“Sta decisamente meglio” il neonato di Terni trasferito ieri in ambulanza dall’ospedale di Terni al Bambino Gesù di Roma, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all’intestino. Il piccino nato lo scorso 26 dicembre con parto cesareo d’urgenza, a seguito di gravi problemi negli ultimi mesi di gravidanza della madre, dopo 28 settimane di gestazione alla nascita pesava 720 grammi e presentava numerose problematiche tra cui la perforazione dell’intestino.
“Nel caso del piccolo paziente umbro – spiega Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia del Bambino Gesù – si trattava di una ostruzione congenita dell’intestino, anomalia che colpisce dai 3 e ai 7 neonati ogni 1.000 nati vivi, aggravata ulteriormente dalla presenza di una perforazione intestinale e conseguente peritonite”.
“Il trattamento chirurgico è necessariamente in emergenza – continua Pietro Bagolan – per non mettere a rischio la vita del bambino e per evitare complicanze importanti come l’impossibilità di alimentarlo, la progressiva distensione dell’addome che interferisce col respiro o le infezioni legate al ristagno delle feci all’interno dell’intestino che può anche perforarsi. Quest’ultima è una complicanza molto temibile nel neonato piccolissimo, specie per l’immaturità del suo sistema immunitario che lo rende particolarmente fragile, vulnerabile e ad alto rischio di mortalità (superiore al 40%). A volte questi piccoli sono talmente delicati e instabili che non possono essere neppure trasportati in sala operatoria. Per questo al Bambino Gesù siamo organizzati per operarli direttamente anche nella Terapia Intensiva Neonatale dove sono degenti”-
Secondo i dati dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), ogni anno in Italia i bimbi pretermine rappresentano il 7,2 % dei nuovi nati e di questi l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi. Un’altissima percentuale (oltre il 95%) dei nati pretermine non ha problemi né complicazioni. In alcuni casi, però, i prematuri possono essere soggetti a patologie respiratorie, neurologiche, cardiovascolari, metaboliche, infettive e a problemi di suzione e alimentazione. Al Bambino Gesù, nel 2015, sono stati assistiti 75 nati con problemi medici e chirurgici di peso inferiore a 1.500 grammi, tutti seguiti in follow up nei primi anni di vita. Il Dipartimento di Neonatologia Medica e Chirurgica dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede è punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la gestione dei casi di estrema gravità, grazie anche alla messa a punto di tecniche operatorie mini-invasive e microchirurgiche per il trattamento del neonato, anche pretermine e di peso molto basso, con patologie altamente complesse, incluso il trattamento in utero.