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Natale, Perugia e Terni il pranzo del cardinale Bassetti e del vescovo Piemontese con i poveri

“Abbiamo ricomposto quasi tutta la famiglia abramitica… Oggi Abramo gioisce dal Cielo perché non fa distinzione con i suoi figli, li vede tutti qui riuniti”. Così il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha commentato il tradizionale “Pranzo di Natale”, che la Caritas di Perugia-Città della Pieve promuove da quindici anni, il 25 dicembre, offerto dallo stesso presule alle persone in difficoltà accolte durante l’anno nelle strutture caritative diocesane. A “Villa Sacro Cuore”, la struttura alberghiera diocesana, erano in 165 a tavola tra italiani e di altre sedici nazionalità (Afghanistan, Albania, Argentina, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ecuador, Gambia, Ghana, Iraq, Macedonia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Romania e Senegal), ospitati durante l’anno al “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” e alla Casa di prima accoglienza “Sant’Anna dei Servitori”. Non potevano mancare i fruitori quotidiani del Punto di Ristoro Sociale Comune-Caritas “San Lorenzo”, i profughi e le famiglie migranti del “Progetto diocesano per l’accoglienza di immigrati richiedenti asilo”.
“Quanto sono belli questi bambini e una di loro, che ho accarezzato, è nata su un barcone mentre andava verso Lampedusa. Sarebbe interessante rileggere le storie di queste persone”, ha commentato sempre il cardinale Bassetti intrattenendosi con alcuni giornalisti prima di sedersi a tavola. “Chi ha attraversato il deserto dell’Africa, chi è venuto dal Pakistan con dei mezzi di fortuna – ha detto il porporato – Oggi sono felice perché la mia famiglia diocesana si è ricomposta. Ci sono le famiglie di Perugia in difficoltà, i profughi, gli immigrati e gli amici della Caritas che fanno festa con tutti gli ospiti. Trascorrere il Natale insieme è un piccolo segno non risolutivo dei problemi di questa gente, ma intanto ci dà un’esperienza di vita che ci fa conoscere, ci fa essere amici, ci fa stringere le mani e ci fa abbracciare fra di noi. Questo è già quel grande dono che Dio fa attraverso il Natale, che dona la sua pace e il suo amore a tutti gli uomini”.
A Terni per il sedicesimo anno consecutivo, nel giorno di Natale, le porte della curia vescovile di Terni si sono spalancate per accogliere i circa 130 ospiti di diversa nazionalità e provenienza, ospiti nella casa del Vescovo per il pranzo di Natale. Insieme a mons. Giuseppe Piemontese, condividendo nella gioia la festa del Natale, si sono sedute ai tavoli, addobbati e ravvivati dalle decorazioni preparate dagli studenti dell’istituto comprensivo “Einuadi” di Narni e Amelia, intere famiglie, alcune con numerosi bambini, e persone sole, emarginate, anziani, immigrati, serviti da una trentina di volontari, alcuni giovanissimi che per la prima volta si sono dedicati a questo servizio nel giorno di Natale, e che hanno partecipato alla festa di Natale come in una grande famiglia allargata. Ad accogliere all’ingresso dell’episcopio i partecipanti il vescovo Giuseppe Piemontese e il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, che ha portato il suo saluto e alcuni doni per il pranzo, in un clima di grande festa e fraternità.
“Un bell’incontro di festa, amicizia e condivisione – ha detto il vescovo – per non far sentire nessuno solo ed escluso proprio nel giorno in cui Gesù nasce per donare il suo amore a tutti. Tra noi ci sono tanti bambini, anziani e famiglie straniere, siamo come una grande famiglia che mostra il volto bello dell’amore e della solidarietà tra tutti, senza distinzione alcuna”.
Gli ospiti del pranzo di Natale in episcopio sono in gran parte persone assistite dalle associazioni caritative della diocesi, coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa insieme a tante altre persone. Come ormai tradizione, una trentina di volontari si sono impegnati per la buona riuscita della giornata, dall’accoglienza all’allestimento delle sale, dalla preparazione del cibo al servizio ai tavoli, il tutto grazie anche alla collaborazione di gruppi e movimenti della diocesi, che si sono suddivisi i vari compiti, per dare far vivere ad ogni ospite la gioia di un Natale insieme. Al termine il brindisi augurale con tutti i volontari che in modo impeccabile hanno fatto sì che la giornata riuscisse nel migliore dei modi, con la sorpresa finale dell’arrivo di due Babbo Natale che hanno distribuito dolci prodotti dagli studenti dell’istituto alberghiero “Casagrande” di Terni, i regali per i bambini e confezioni natalizie donate dall’Acciai speciali Terni e distribuite agli adulti.
La festa si e conclusa con il brindisi finale e con gli auguri del vescovo che ha rinnovato a tutti l’appuntamento per il prossimo anno per festeggiare tutti insieme un altro Natale in amicizia e ringraziato i volontari per l’impegno e tempo dedicato ai più bisognosi in questo particolare giorno.

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