
Le leggi regionali non vengono attuate e non si conoscono gli effetti che esse producono. E’ questo in estrema sintesi il quadro che emerge dalla relazione del comitato di vigilanza e controllo di Palazzo Cesaroni sull’attività della giunta regionale. Il presidente dell’organo ispettivo del consiglio regionale, Raffaele Nevi, a margine della riunione che si è tenuta oggi rileva che “mancano ancora i regolamenti attuativi della legge regionale (’12/2015′ – titolo VIII – Testo unico Agricoltura) relativamente agli agriturismo, fattorie didattiche, agricoltura sociale e fattorie sociali Ed in merito alle clausola valutativa sulle leggi, obbligatoria dal 2005, cioè la relazione della Giunta regionale in merito ai risultati prodotti dalle stesse leggi e alla loro qualità, notiamo una marcata carenza informativa all’Aula, in special modo negli ultimi 4 anni. Questo crea evidenti criticità al lavoro dell’Assemblea legislativa e quindi ai consiglieri regionali”.
Per quanto attiene la mancata predisposizione dei regolamenti relativi agli agriturismo, fattorie didattiche, agricoltura e fattorie sociali, per le quali attività rimane dunque in vigore la regolamentazione pre Testo unico, il Comitato ha deciso di informare della situazione sia la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, che la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, auspicando una celere predisposizione del regolamento. Nel corso degli interventi è emersa anche la volontà di capire se nel testo legislativo sono presenti criticità ostative della regolamentazione richiesta e, nel caso ci fossero, andrebbero dunque approfondite.
Sull’altro punto all’ordine del giorno della seduta, ovvero la situazione relativa al rispetto della tempistica per la presentazione all’Assemblea legislativa della relazione (ogni legge stabilisce i tempi illustrativi) sull’attuazione e qualità delle leggi (clausola valutativa), è stato presentato un quadro analitico, predisposto dagli uffici di Palazzo Cesaroni. Dal documento, come lo stesso presidente Nevi ha rimarcato, emerge un sostanziale “non rispetto dei tempi previsti per la relazione all’Aula. Ci sono leggi importantissime e strategiche legate al sociale, all’ambiente, alla sicurezza – ha detto – per le quali non è mai stato stilato un quadro illustrativo sulla loro efficacia ed efficienza. E se fino al 2012 possiamo definire insufficiente l’informativa all’Aula, dal 2013 ad oggi è diventata addirittura nulla”.
Dal 2005 al 2016 la clausola valutativa è stata prevista su 32 leggi regionali. L’indice di risposta è risultato il seguente: le relazioni inviate regolarmente riguardano una sola legge; per sette leggi si registra un invio parziale; quattro hanno avuto una sola relazione; quindici non hanno avuto alcuna relazione; cinque le leggi approvate nel 2015 la cui valutazione rientra ancora nei termini previsti.
Alla luce di ciò, il Comitato ha deciso di informare ufficialmente della situazione la presidente della giunta, Catiuscia Marini, insieme ai presidenti delle Commissioni consiliari, programmando comunque per le prossime riunioni una audizione in proposito con la stessa presidente della Regione o con l’assessore delegato.