
TERNI – E’ stato identificato e arrestato dai carabinieri forestali il presunto responsabile dell’incendio che ieri ha colpito una vasta zona boschiva alla periferia tra Monte Argento e Papigno. L’uomo un italiano di 60 anni, senza fissa dimora, è accusato di incendio boschivo doloso. Lui stesso ha ammesso, anche davanti al magistrato, di aver appiccato il fuoco in preda ad un istinto di piromania, e di essere pronto a rifarlo.
L’incendio si era sviluppato ieri, verso le 12:40 ma ben presto le fiamme si sono propagate alla fascia boscata e cespugliata sovrastante, già colpita da incendi ripetute volte negli anni passati.
Mentre i vigili del Fuoco erano intenti nello spegnimento che ha richiesto l’intervento di mezzi aerei e del Canadair, i carabinieri forestali (Stazione di Terni e di Ferentillo, coordinati dal NIPAAF di Terni) hanno avviato le indagini, individuando prima con rilievi tecnici sul posto l’area di insorgenza dell’incendio (un tratto di strada bianca, retrostante il cimitero di Papigno e sottostante l’area boscata, recante tracce di recente bivacco e sosta).
In concomitanza con l’inizio del fuoco, era stata segnalata la presenza di un uomo, visto allontanarsi a piedi proprio da tale strada. Scattate le ricerche, l’uomo è stato trovato nei dintorni e aveva con sé accendini, candele e materiale facilmente infiammabile (carte, volantini, ecc.), analogo a quello trovato sul luogo di accensione.
In sintonia con le indicazioni del sostituto procuratore Marco Stramaglia, l’uomo è stato sentito e poi arrestato.
Al momento l’incendio risulta sotto controllo e la superficie bruciata è di circa quattro ettari.