
NOCERA – E’ accusato di tentato omicidio e incendio doloso aggravato l’uomo di 25 anni di origini albanesi rimasto ustionato ieri nell’incendio della sua abitazione insieme alla donna di 40 anni. L’uomo, per il quale la procura di Spoleto ha emesso un provvedimento di fermo. Le indagini dei carabinieri, che stanno cercando di fare luce su cause e responsabilità del rogo, si sono subito concentrate su di lui. La casa si trova tra Gaifana e la frazione di Maccantone. L’incendio si è sviluppato intorno alle 17 di ieri pomeriggio. In un primo momento si era parlato di un’incendio innescato da un’esplosione, si era ipotizzato un incidente, pare invece che sia stata trovata una tanica di benzina. Dagli accertamenti è comunque emerso che le fiamme sono divampate dopo che il giovane aveva sparso la benzina nell’appartamento innescando poi il fuoco con un accendino. Da chiarire ancora se la tanica con il carburante sia stata portata dall’albanese o fosse già in casa. Tutte da chiarire anche le motivazioni del gesto. tra le ipotesi quella della gelosia o comunque un dissidio tra i due. Ieri sera a dare l’allarme è stato un vicino di casa della quarantenne che ha visto entrambi sul balcone, con i vestiti in fiamme.
A riportare le ferite più gravi è stata la donna che è ricoverata in gravissime condizioni presso il Centro grandi ustionati Villa Scassi di Genova. Ricoverato a Foligno, invece, ma in condizioni che non vengono considerate gravi, il giovane che è cosciente e vigile. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Gubbio e da quelli del comando provinciale e il personale dell’Arma specializzato nelle analisi scientifiche e sono coordinate dal sostituto procuratore di Spoleto Michela Petrini.