TERNI – A Terni tra il 1938 erano una cinquantina i cittadini italiani ebrei. Due di essi provarono a chiedere la “discriminazione” vale a dire la parziale esenzione dai provvedimenti persecutori, ma inutilmente. E’ quanto emerso nel corso della cerimonia in occasione della giornata della memoria che si è tenuta in prefettura a Terni a cui hanno partecipato, tra gli altri, i ragazzi degli istituti “A. Casagrande – F. Cesi”, “Allievi-Sangallo”. Cerimonia, ridimensionata per il lutto cittadino per Alessandro Riccetti, preceduta da un minuto di silenzio proprio in ricordo del ragazzo tra le vittime dell’hotel Rigopiano.
Quindi il prefetto, Angela Pagliuca, ha sottolineato che “è importante ricordare il Giorno della Memoria perché ci consente di riunire persone di generazioni diverse, in un momento difficile per il Paese e per il nostro territorio in particolare, colpito da un terremoto che sembra non avere mai fine. È proprio in giornate come queste – ha aggiunto – che deve manifestarsi con maggiore forza il senso di solidarietà, facendo appello a quanto di buono ci viene dal passato”.
Il prefetto Pagliuca ha ricordato inoltre che “l’olocausto rappresenta un fatto unico nella storia dell’uomo per la sua gravità ed estensione, e che “il cosiddetto “secolo breve”, con tutti i suoi inauditi orrori e i suoi luminosi esempi di grandezza umana, sta perdendo uno a uno i testimoni diretti, coloro che “hanno visto con i propri occhi”.