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Ex Novelli, M5S interroga il ministro Calenda. Sabato assemblee dei lavoratori

Dopo la sottoscrizione della bozza di accordo al Mise saranno i dipendenti dell’ex gruppo Novelli, oggi Alimentitaliani ad esprimersi in un referendum. La consultazione seguirà le assemblee dei lavoratori che si svolgeranno sabato e che si svolgeranno separatamente.

Intanto il senatore del Movimento 5 Stelle, Stefano Lucidi, oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere conto al Ministero dello Sviluppo Economico di alcune dichiarazioni fatte dal Ministro Calenda, legate alla cessione del gruppo Novelli avvenuta lo scorso 22 dicembre.

In particolare il M5S chiede “perché il Ministero ha dato l’assenso all’operazione di cessione senza aver visionato alcun piano industriale, e basandosi esclusivamente su quanto riportato nel verbale della riunione svoltasi presso l’Unità di Gestione delle Vertenze il 28 novembre 2016.
In base a quali considerazioni ritiene possibile che un’azienda con 10.000 € di capitale rilevi un gruppo dichiarato praticamente fallito, accollandosi un debito di circa 120 milioni di euro e dichiarando in seguito investimenti pari a 30 milioni di euro.
Quali sono le informazioni che il Ministro ha dichiarato di aver ricevuto dagli organi di gestione e controllo del gruppo e quali indicazioni ha ricevuto dagli atti formali compiuti presso gli organi competenti?
Inoltre sempre stando alle dichiarazioni del Ministro vogliamo sapere se aggiornamenti in merito alle problematiche sollevate, anche in sede giurisdizionale, da creditori e azionisti della Novelli”.

“Per quanto riguarda il futuro dell’azienda – prosegue Lucidi – sono ore di attesa, e sembra che tutto taccia intorno a questa vicenda. Silenzio sui siti chiusi, silenzio su Terni, il sito più penalizzato e silenzio sugli stabilimenti a Muggiò. L’azione sindacale prosegue nelle stesse modalità viste fino ad ora, una modalità che abbiamo sempre contestato, e a tal proposito proprio oggi si vota online il programma 5 stelle sul tema lavoro. E tra i punti proposti c’è una riforma organica della rappresentanza sindacale, una riforma che non è più rimandabile, e questo anche alla luce dei risultati ottenuti per l’azienda Novelli”.

Sul fronte sindacale si registra invece la presa di posizione di Giorgio Carra, segretario nazionale di Uila Uil secondo cui “l’ipotesi di accordo firmata, pur non consentendo la salvaguardia di tutta l’occupazione, come inizialmente assicurato, si è tuttavia resa necessaria per alleggerire l’impatto sociale delle decisioni aziendali. Ci auguriamo che gli investimenti descritti nell’intesa possano salvaguardare le relazioni industriali e garantire il futuro di tutto il Gruppo”.
“Ringraziamo – ha concluso Carra – il viceministro Teresa Bellanova e il dottor Giampietro Castano per l’importante ruolo svolto nel raggiungimento dell’accordo e le istituzioni che si sono adoperate per la definizione di un piano sociale per i lavoratori licenziati”.

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