
TERNI – “No allo sconto del 50 per cento per l’uso del Liberati. La proprietà della Ternana non merita favori dal Comune”. Lo sostiene Enrico Melasecche di I love Terni. “Ben prima degli ultimi risultati drammatici sul campo, sono intervenuto ripetutamente per evidenziare la politica sbagliata di questa amministrazione nei confronti della proprietà Longarini, e più in generale, della gestione dello stadio Liberati – dice Melasecche – Un comune deve intrattenere con la proprietà della maggiore società calcistica locale un rapporto di forza per chiedere il massimo possibile e concedere ciò che è giusto in un rapporto di collaborazione positivo, nell’interesse sia di coloro che vanno allo stadio, ma anche della stragrande maggioranza disamorata o interessata ad altri svaghi. Invece questo strano rapporto di sudditanza non serve neanche a fare gli interessi della famiglia Longarini, meno che meno della città di Terni”.
Melasecche ricorda che “la giunta, dopo aver concesso nella passata consiliatura (votai a favore) alla famiglia Longarini, presidente Zadotti, alcune varianti urbanistiche per costruire una sede moderna e dignitosa della Ternana, con impianti sportivi e ricettivi, patrimonializzando la società ma valorizzando così anche la città, oggi fa finta di nulla, come se le promesse a Terni si possano impunemente non mantenere”.
“In questo quadro rinunciatario – aggiunge ancora Melasecche – sindaco ed assessore allo sport propongono e la maggioranza approva lo sconto del 50% del canone per l’uso del Liberati, una sorta di accompagnamento verso questa “decrescita infelice” senza un do ut des”.