
La commissione d’inchiesta di Palazzo Cesaroni, sulla criminalità organizzata, ha dato l’ok al varo dell’osservatorio sulla criminalità organizzata e l’illegalità. L’organismo, presieduto da Giacomo Leonelli, ha approvato all’unanimità dei presenti (Leonelli e Solinas PD, Rometti-SeR, De Vincenzi -RP, Liberati M5S) il testo di una proposta di modifica alla legge regionale “16/2012” che consentirà l’istituzione dell’“Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità”. L’atto, firmato da tutti i componenti dell’organismo di inchiesta, sarà ora inviato alla Prima Commissione per l’iter procedurale necessario all’approvazione definitiva in Aula.
Nella proposta di modifica si definiscono obiettivi, attività, componenti e modalità di lavoro di uno strumento di analisi e conoscenza del fenomeno cui tutti i componenti della Commissione assegnano un grande valore. Tra i compiti dell’Osservatorio in primo luogo lo studio dei fenomeni correlati al crimine organizzato e mafioso, attraverso la raccolta di dati e informazioni relativi al progredire della presenza o delle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose. Tutto ciò per promuovere la condivisione e la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati interessati al tema della legalità, e per definire azioni e politiche di intervento.
Il presidente Leonelli, nel sottolineare l’importanza della decisione unitaria di istituire l’Osservatorio regionale ha spiegato che, dopo una fase di confronto e ascolto con le associazioni e i soggetti sociali e istituzionali, si è giunti ad “positiva sintesi che porterà all’attivazione di un importante strumento utile ed efficace per contribuire a prevenire e contrastare il pericoloso fenomeno dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale umbro. La nostra – ha sottolineato – è la prima esperienza a livello nazionale che, su un tema come questo, vede impegnati insieme soggetti istituzionali ed associazioni”.
Il consigliere Andrea Liberati (M5S) “pur con qualche perplessità” ha espresso l’auspicio che l’Osservatorio sia uno strumento realmente utile per un’azione rispetto alla quale la convergenza e l’unità di intenti della politica deve essere “totale”. L’esponente pentastellato ha espresso “forte preoccupazione” rispetto alla dinamica “in atto” delle infiltrazioni criminali anche a livello di sensazioni ed ha fatto riferimento alle questioni legate “all’attività antisismica ed ai mancati controlli”, e “agli esposti di alcuni cittadini relativi alla ricostruzione post terremoto 1997 che non hanno trovato ancora risposta. Ruolo primario della politica è contribuire affinché sia fatta chiarezza”.
Silvano Rometti (SeR) ritiene necessario “capire a fondo” il fenomeno della criminalità organizzata per qualificare l’efficacia dei mezzi di contrasto, come pure è “estremamente utile”, a suo giudizio, la presenza dei soggetti attivi a livello di associazioni. Rometti sollecita poi un’”attenzione massima” alla vicenda relativa alla ricostruzione post sisma 2016: “ci sarà un grande flusso di risorse le cui modalità di utilizzo andranno costantemente e attentamente monitorate con grande attenzione”.