Politica

Consiglio regionale, cambiano le regole. Lega Nord e centrodestra divisi

Le modifiche al regolamento dell’Assemblea legislativa approvate ieri in consiglio a maggioranza (17 sì da Pd, Ser, FI, Rp e FdI; 3 no da Lega e M5S) hanno scatenato le proteste dalla Lega Nord che si scaglia contro la maggioranza ma anche contro le altre forze del centrodestra che compatte hanno votato a favore.
Tra le novità, predisposte dalla Commissione per le riforme statutarie e regolamentari, la possibilità dei consiglieri di essere sostituiti nelle sedute di commissione. Una modifica “resa necessaria – come ha spiegato il presidente della Commissione, Silvano Rometti – dal ridotto numero dei consiglieri regionali e dei diversi organi consiliari cui partecipano”. Per il consiglieri si introduce dunque la possibilità di farsi sostituire, anche in corso di seduta, a tutti gli effetti, compreso il diritto di voto. Il sostituto deve necessariamente appartenere ad altra commissione e può essere iscritto sia allo stesso gruppo che ad altro gruppo indipendentemente dall’appartenenza alla maggioranza o alla minoranza. L’altra novità riguarda
l’ammissibilità degli atti ispettivi e la relazione tecnico-finanziaria di accompagnamento alle proposte di legge regionale. Per quanto concerne l’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea delle interrogazioni a risposta immediata, viene introdotto un termine di sei giorni (e non più 48 ore) tra la presentazione e la discussione in Aula, per dare tempo agli uffici di svolgere l’istruttoria e di valutare l’ammissibilità dell’atto e per una corretta compilazione dell’ordine del giorno, in modo da assicurare che siano diversi i Gruppi di appartenenza dei presentatori e, quando possibile, gli assessori chiamati a rispondere.
“Queste modifiche mirano a dare maggiore concretezza alle proposte legislative – ha detto Rometti – e rendere più ordinato il dibattito che dovrà concentrarsi su argomenti di competenza dell’Assemblea”.
Non dello stesso avviso la Lega Nord. “Abbiamo votato contro la proposta di modifica al regolamento del Consiglio Regionale in quanto fortemente lesiva dei diritti delle minoranze – affermano i consiglieri Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini – Riteniamo ingiustificate le proposte formulate dalla maggioranza che mirano ad imbavagliare chi fa opposizione e ridurre spazi di democrazia e discussione. L’atto pone limiti al contenuto degli emendamenti e delle proposte di legge che possono accedere alla discussione in aula, impedisce la trattazione urgente delle mozioni, allunga i tempi delle discussioni, rende ancora più complessi alcuni procedimenti stabilendo l’azione preventiva degli uffici tecnici. Comprendiamo tale atteggiamento da parte della maggioranza che vede l’opposizione come una minaccia a quei giochi di potere che ha sempre perpetrato e che noi, sempre più spesso, riusciamo a smascherare”.
“Non comprendiamo, invece, l’atteggiamento accondiscendente di parte della minoranza che ha votato a favore dell’atto – prosegue il capogruppo Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini – In un primo momento potevamo pensare che non avessero compreso il contenuto delle proposte di modifica, successivamente, ascoltando gli interventi in aula dei capigruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi e di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, possiamo affermare di trovarci di fronte ad un vero e proprio consociativismo tra parte dell’opposizione e maggioranza. La Lega Nord – prosegue Fiorini – non si presterà a tali giochi e continuerà a fare vera opposizione anche da sola, con l’unico obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini e di non sottrarsi al doveroso ruolo di controllo”.
E il centrodestra non ha tardato a replicare. “La scelta della Lega Nord di attaccare l’opposizione presta il fianco a chi vuole dimostrare che il centrodestra non ha un linea e questo è un comportamento da irresponsabili, tra l’altro su un argomento che hanno mostrato di non conoscere minimamente”, hanno scritto in un comunicato congiunto, i consiglieri regionali Raffaele Nevi (Forza Italia), Marco Squarta (Fratelli d’Italia), Claudio Ricci e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente).
“Se i consiglieri regionali della Lega Nord – aggiungono i quattro esponenti dell’opposizione – avessero partecipato alle lunghe sedute di Commissione, dalle quali abbiamo portato a casa grandi risultati a tutela della minoranza, si sarebbero resi conto che quanto detto ieri da loro in Aula è completamente fuori dal mondo”.
Per Nevi, Squarta, Ricci e De Vincenzi “la verità è che la Lega sta prendendo una deriva nel voler scimmiottare il Movimento 5 Stelle. E questo non riusciamo a capirlo, visto che la cosa più importante sarebbe quella di tenere invece unito il centrodestra per cercare di costruire le condizioni per vincere nei prossimi appuntamenti elettorali a partire dalle elezioni amministrative”.
“Il centrodestra – concludono i firmatari della nota – è compatto, ma la Lega, invece, sta forse decidendo di smarcarsi. Noi teniamo a rimarcare che abbiamo tenuto la stessa posizione sia in Commissione che in Aula e l’attacco, predeterminato e politico, esula totalmente dal merito della questione”.

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