Attualità

Carta tutto treno, Sinistra Italiana si schiera con i pendolari umbri

Sinistra Italiana si schiera con i pendolari umbri e chiede alla Regione e ad al Governo di intervenire perché vengano ripristinate le condizioni di utilizzo della “Carta Tutto Treno Umbria” per i viaggiatori, che sia consentita la possibilità di legare la “Carta” ad abbonamenti semestrali o mensili e che possa essere pagato il costo in maniera rateale, che venga ridefinito il chilometraggio calcolato per la definizione della tariffa aggiornando il chilometraggio della tratta ferroviaria Terni –Roma a 96 km effettivi e non più ai 112 km che riguardano la vecchia linea ferroviaria, utilizzata ormai soltanto in rare occasione.
La posizione di Sinistra Italiana sul caso della Carta Tutto Treno è stata illustrata dall’onorevole Fratoianni, in occasione della presentazione del congresso svoltasi a Terni lo scorso venerdì.
Secondo Fratoianni, la decisione di aumentare il costo della “Carta Tutto Treno Umbria” di 100 euro (aumento del 30% circa…) “comporterà un peggioramento della qualità della vita dei pendolari che dovranno decidere se spendere ancora di più di quanto non facciano già o se anticipare e ritardare ogni giorno la loro partenza ed il loro rientro a casa”
L’onorevole di Sinistra Italiana sostiene che “la politica è sorda ai bisogni di chi fatica per affrontare la vita quotidiana e passa oltre dichiarandosi impotente. Soltanto chi non ha mai provato cosa significhi lavorare lontano da casa e sobbarcarsi ogni giorno ore di treno e mezzi pubblici, in aggiunta agli impegni della giornata lavorativa, non può rendersi conto di quanto questo incida nella vita di ogni giorno e non può capire come rientrare un’ora o mezz’ora prima a casa possa fare la differenza nella molteplicità di doveri che l’incrocio tra vita lavorativa e vita personale richiede, anche a fronte di un sistema di servizi sempre più carente”.
“Soltanto una politica lontana dai cittadini e classista – incalza Fratoianni – non riesce a capire quanto possa incidere nel bilancio di una famiglia un onere mensile aggiuntivo e, soprattutto, un esborso in un’unica soluzione anticipata (1250 euro, ad esempio, per chi parte da Terni). E soltanto una politica impermeabile alle istanze progressiste di mobilità sostenibile, leggera, in grado di contrastare l’aumento dell’inquinamento atmosferico riesce a concepire dazi e balzelli ulteriori sul trasporto su treno”.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button