TERNI – “Carsulae 1951-2016. Dai grandi scavi di Umberto Ciotti alle ultime ricerche archeologiche”, è il titolo della mostra inaugurata oggi nella sede della fondazione Carit che rimarrà aperta fino al 19 febbraio.
La prima sezione della mostra raccoglie una selezione di materiali provenienti proprio dagli scavi di Ciotti, come una serie di frammenti in avorio provenienti dal teatro, una lucerna di bronzo e due teste di marmo, oltre a due statue, sempre di marmo di epoca imperiale. In esposizione nello stesso allestimento anche tre reperti rinvenuti più recentemente, durante le indagini archeologiche riprese a partire dal 2012, grazie al sostegno della Fondazione Carit, nelle quali è emerso un settore inesplorato della città romana, il quartiere nord-est.
I reperti sono un oscillum in forma di maschera teatrale in marmo, che raffigura una kore della Commedia Nuova, un pendaglio con Arpocrate ed un castone di anello di corniola, con incisa l’immagine di Minerva.
Durante la presentazione della mostra – alla quale hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini e la sovrintendente ai Beni archeologici dell’Umbria, Marica Mercalli , è stato presentato il video “Carsulae 69 d.C. Back to life”, parte integrante del percorso di visita.